Il mercato immobiliare italiano è di nuovo in fiducia: vediamo qui sotto alcuni degli indicatori di riferimento.
A partire dalle nuove costruzioni.
Secondo l’ANCE ci sono ben 55.000 permessi di costruzione per il residenziale, in discreto incremento (fonte: Corriere della Sera, www.corriere.it).
Nell’ambito di questi permessi si annoverano non solo i progetti nuovi ma anche le ristrutturazioni edili, in grado comunque di trainare e stimolare in modo positivo tutto l’indotto.
Ripresa, anche se non eccessiva, anche sul fronte dei prezzi, in aumento tra lo 0.5 e l’1%. Il sentiment è quello di un aumento più ampio, stimolato da una crescita sostanziosa della richiesta immobiliare (ne parlammo anche qui: http://www.vivoqui.it/magazine/mercato-immobiliare/mercato-immobiliare-cresce-lottimismo/).
Vediamo gli indicatori su tre grandi città italiane.
A Milano le zone centrali valgono tra 6-7000 euro e 10-11000 euro al mq, con picchi anche di 13-14 mila per soluzioni di pregio. Le zone semicentrali sono più abbordabili, con una forchetta tra 4-5 mila e 7-8 mila. L’edilizia convenzionata in periferia propone soluzioni tra 2 e 3 mila euro al mq.
Roma ha valutazioni delle zone centrali che fluttuano tra 8-9 mila e 10-11 mila euro al mq. Le aree semicentrali e periferiche hanno un delta che spazia tra 3000 e 6-7 mila euro.
Napoli ha volumi e quotazioni inferiori: il centro vale 6-7500 euro al mq, le zone più decentrate spaziano tra 2400 e 3500 euro al mq.
Le richieste dei potenziali compratori si stanno indirizzando su immobili di qualità buona, possibilmente in classe energetica A: la tendenza è quella di evitare se possibile interventi di manutenzione e ristrutturazione.
Anche la logistica immobiliare sta vivendo un nuovo rilancio. Le ragioni sono molteplici:
- offerta ampia e di buona qualità;
- rendimenti in crescita;
- aumento della domanda;
- prezzi più competitivi rispetto alle controparti europee.
L’incremento del settore nel 2017 ha toccato il 28% rispetto al 2016: numeri decisamente importanti. Il valore complessivo del mercato è stato di oltre 800 milioni (fonte Jones Lang LaSalle), escludendo l’operazione da circa 12 miliardi di euro attraverso la quale BlackStone ha trasferito il pacchetto di immobili europei a China Investment Corporation.
Altro indicatore è quello dell’Indice di Fiducia comunicato dalla società di consulenza BV Invest di Milano, gestita da Bruno Vettore, protagonista del real estate italiano degli ultimi 30 anni: secondo la ricerca, il 55% degli agenti immobiliari intervistati si aspetta un 2018 migliore dell’anno precedente, per il 32% invece i valori saranno gli stessi.