Aumento dei tassi: quale mutuo scegliere?

PUBBLICATO IL 11 ottobre 2022

In questo periodo avrai sicuramente sentito parlare dell’aumento dei tassi di interesse ad opera della Banca Centrale Europea, dopo ben 11 anni, con l’obiettivo di contrastare l’inflazione.

Ma cosa comporta concretamente l’aumento di questi tassi e quali sono i suoi effetti sul mercato immobiliare?

L’inflazione consiste in un generale aumento dei prezzi che porta alla svalutazione della moneta e alla riduzione delle capacità di acquisto dei cittadini. L’obiettivo della Banca Centrale Europea è dunque quello di frenare questo declino attraverso il momentaneo aumento dei tassi di interesse, provocando una diminuzione della domanda.

aumento dei tassi di interesse

Gli effetti del tasso BCE sui tassi fissi e variabili

I tassi di interesse applicati dalle banche per la concessione del credito non sono definiti dalla stessa BCE, ma ne vengono influenzati in un rapporto di causa-effetto.
Concretamente, questo significa che l’aumento dei tassi di interesse che si è registrato in questi ultimi mesi, ha portato le banche a ridefinire il costo del credito concesso.

Le decisioni della Banca Centrale Europea influenzano in questo modo sia l’Euribor, ovvero il tasso interbancario utilizzato come riferimento per i mutui ipotecari a tasso variabile, sia l'Eurirs, anche detto IRS, cioè l’indicatore che condiziona gli interessi dei mutui a tasso fisso..

tassi di interesse Fonte dei valori: Il Sole24Ore


L’aumento del Tasso di interesse definito dalla BCE ha dunque comportato una consequenziale crescita sia dell’Euribor sia dell’Eurirs, influenzando direttamente i tassi fissi e variabili dei mutui attuali. Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, il miglior tasso fisso di oggi* è del 3,07%, mentre il tasso variabile si aggira intorno all’1,65%.

* 10/10/2022 - Impiegato 35 anni, residente a Milano, reddito 2.600 euro mensili, importo mutuo 100.000 euro, valore immobile 200.000 euro, durata mutuo 30 anni. Rilevazione delle ore 09:00.

Quale mutuo conviene oggi?

La BCE ha già annunciato che nei prossimi mesi seguiranno ulteriori aumenti del tasso di interesse, con l’obiettivo di rallentare l’inflazione in modo concreto ed efficace.

Se si desidera quindi acquistare una casa, sarà necessario valutare attentamente le diverse offerte del mercato e scegliere la formula mutuo più adatta alle proprie esigenze.

Mutuo a tasso fisso

Il mutuo a tasso fisso è la scelta ideale in termini di sicurezza, capace di garantire una rata costante per tutta la durata del finanziamento.

Tale tipologia di mutuo ipotecario non subisce l’influenza dei futuri risvolti economici e finanziari del paese, assicurando all’intestatario una certa stabilità. Bisogna comunque tenere in considerazione che, fino a pochi mesi fa, il costo di tale garanzia era distante pochi punti percentuali dal tasso variabile, mentre ad oggi il montante degli interessi sta progressivamente aumentando.

Perché il costo complessivo di un mutuo a tasso fisso è quasi tre volte maggiore rispetto al 2021?

Sottoscrivere un mutuo a tasso fisso durante un periodo instabile comporta maggiori rischi per le banche, le quali scelgono dunque di tutelarsi aumentando il costo del prestito.

Bisogna comunque sottolineare come il valore incredibilmente basso che ha contraddistinto l’Eurirs degli ultimi anni sia in realtà lo specchio di una situazione anomala del mercato finanziario.

Come afferma il presidente di Affida, Stefano Grassi, nel 2007 l’Euribor era al 2,8%, contro l’1,35% attuale, mentre l’Eurirs raggiungeva il 3,5%, verso l’odierno 2,42%. Eppure ciò non ha impedito alle transazioni immobiliari di raggiungere i massimi storici, con 810 mila compravendite a livello nazionale e l’erogazione di 70 miliardi in mutui.

Mutuo a tasso variabile

Nell’attuale scenario di rialzo dei tassi, il mutuo a tasso variabile è sicuramente la scelta più conveniente ed economica.

Le continue oscillazioni del mercato e l’aumento dell’inflazione possono però provocarne un aumento che andrà a ripercuotersi sull’importo mensile della rata. Vi è dunque da preoccuparsi? No. Se ipotizziamo un mutuo al tasso variabile dell’1,65% per un importo di 100.000 euro da restituire in 30 anni, avremo una rata mensile di 352,36€. Qualora il tasso dovesse aumentare dell’1%, realtà da cui siamo tuttora distanti, la nuova rata mensile sarà di 402,96€, registrando dunque un aumento di soli 50€ mensili.

Il mutuo a tasso variabile è consigliato soprattutto a chi intende estinguere il debito in tempi brevi o preferisce accedere ad un tasso più vantaggioso rispetto a quello fisso.

Tasso variabile con CAP

Esistono altre tipologie di mutuo che potrebbero rivelarsi più vantaggiose rispetto a quelle più classiche e note.

Tra queste, vi è il mutuo a tasso variabile con CAP. che permette al mutuatario di tutelarsi da ampie oscillazioni negative ad un costo di credito conveniente. Il CAP consiste nel tasso variabile massimo contrattualmente stabilito in precedenza.

In vista di un ulteriore aumento dell’Euribor, e dunque del tasso di interesse variabile, la scelta del variabile con CAP permette infatti al mutuatario di fissare una soglia massima in grado di limitare la crescita della rata mensile.

Ad esempio, fissando un tetto massimo del 3%, qualora i futuri tassi dovessero oltrepassare tale soglia, la rata non seguirà più gli indici di mercato ma si stabilizzerà sino a quando i tassi non scenderanno nuovamente al di sotto del Cap designato in precedenza.

A differenza del variabile classico, lo Spread applicato, ovvero il rincaro designato dalla banca in base ai rischi, è leggermente più alto. In ogni caso, il variabile con Cap è comunque una tipologia di tasso più conveniente rispetto al fisso, in grado di garantirne parte della stabilità ma ad un costo “di sicurezza” inferiore.

Quale mutuo scegliere?

Non esiste dunque una forma di mutuo più corretta in termini assoluti, ma ogni cliente dovrà considerare le varie offerte di mercato in base alle proprie esigenze.

Valutare i rischi futuri, così come le opportunità attuali, potrebbe non essere semplice.

Affidarsi ad una società di mediazione creditizia significa trovare un mutuo cucito addosso alla propria persona, grazie alla consulenza personalizzata di un broker esperto che terrà in considerazione necessità e possibilità del cliente.

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