Garante e cointestatario. Quali sono le differenze?

PUBBLICATO IL 27 aprile 2023

Garante e cointestatario

Il primo passaggio che effettua la banca quando riceve una domanda di mutuo consiste nel valutare la fattibilità della richiesta, verificando che l’interessato possieda i requisiti minimi per supportare il finanziamento.

In alcuni casi, le garanzie offerte da un unico intestatario potrebbero non essere sufficienti per ottenere l’importo sperato o la concessione stessa del mutuo. Ecco che viene allora richiesto di coinvolgere soggetti terzi per facilitarne l’approvazione, come la nomina di un cointestatario e/o l’individuazione di un Garante.

Chi è il cointestatario?

Il cointestatario coincide con un secondo soggetto a cui verrà intestato il contratto, con pari obblighi rispetto all’intestatario principale. Entrambi condividono la responsabilità di adempiere all’impegno sottoscritto e dunque al rimborso della rata.

Un mutuo cointestato offre alla banca una maggiore garanzia di pagamento, soprattutto quando tutti i soggetti coinvolti presentano un profilo di buon pagatore. Inoltre, qualora si verificasse la compresenza di più introiti utili, i mutuatari potrebbero disporre di un importo più alto, dato che uno dei termini che ne definiscono i limiti risiede proprio nel rapporto rata/reddito.

Ad esempio, due soggetti con un reddito netto complessivo di €2.800, potrebbero sostenere una rata mensile di circa €900 al mese che, con i tassi attuali, corrispondono ad un importo di mutuo di €180.000 da rimborsare in 30 anni.

Chi è il garante?

Il garante corrisponde ad un soggetto terzo che si assume la responsabilità di disporre il rimborso del debito residuo in caso di mancato pagamento dell’intestatario. Frequentemente questa ruolo è rivestito da genitori che sostengono i propri figli nell’acquisto della prima casa.

Seppur non trattandosi di una figura obbligatoria, la sua presenza ha un’ampia influenza nella concessione del credito. Per la banca, il garante rappresenta una diminuzione del rischio di insolvenza da parte del debitore, consentendo l’accesso al credito anche a soggetti che altrimenti non avrebbero potuto ottenere il finanziamento richiesto.

Tra i requisiti richiesti, il fideiussore non può generalmente aver superato i 75/80 anni di età al termine del finanziamento e il suo reddito mensile e/o il suo patrimonio devono essere adeguati al rimborso previsto, al netto degli eventuali impegni finanziari già in essere.

Quali sono le differenze tra garante e cointestatario?

Anche se entrambe le figure hanno l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito del debitore, garante e cointestatario rivestono dei ruoli che entrano in gioco in due momenti differenti del periodo di rimborso.

In particolare, mentre il cointestatario è tenuto a rispettare gli stessi doveri dell'intestatario sin dal momento della sottoscrizione del contratto, il fideiussore è chiamato a rispondere dei suoi obblighi solo in caso di mancato pagamento delle rate, in quanto si impegna a sopperire a eventuali difficoltà economiche del richiedente.
In entrambi i casi, l’incarico assunto viene comunque esercitato per tutta la durata del finanziamento.


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