Il Garante: quando è necessario?

PUBBLICATO IL 2 agosto 2022

Chi è il Garante mutuo?

Con il termine Garante mutuo o fideiussore si intende un individuo che si assume la responsabilità di pagare una o più rate mutuo qualora il debitore non sia più nella condizione di risarcire il debito alla banca.

Il Garante è dunque una persona di fiducia, parente o amica dell’intestatario del mutuo, che decide di partecipare alla sottoscrizione del contratto e di assumersi i rischi di eventuali mancati pagamenti.

Garante mutuo

Quando è necessario?

La sua figura non è sempre necessaria. Ad esempio, non è rilevante il coinvolgimento di un Garante quando il richiedente ha un contratto a tempo indeterminato, uno stipendio in grado di sostenere tranquillamente sia l’importo della rata mutuo sia le spese personali e la cui età è inferiore ai 45 anni.

Viceversa, quando una di queste caratteristiche viene a mancare, la presenza di un Fideiussore potrebbe sbloccare con più facilità l’accesso ad un mutuo.

Nonostante le sovvenzioni statali, come il Bonus Under 36, è sempre difficile per i giovani acquistare un immobile, soprattutto a causa dei contratti di lavoro temporanei e degli stipendi contenuti. In questo caso, la figura del Garante, che spesso si concretizza in uno dei due genitori dell’intestatario, potrebbe consentire ad un giovane, in grado di dimostrare continuità lavorativa, di ottenere il mutuo anche in mancanza di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Viceversa, vi sono dei casi in cui potrebbe essere un figlio a fare da Garante al proprio genitore se quest’ultimo ha ormai superato l’età mutuabile. Ad esempio, un individuo di 60 anni non potrebbe richiedere un mutuo ventennale dato che l’età mutuabile non può superare i 75 anni di età alla scadenza del finanziamento.. Un fideiussore più giovane è una garanzia per la banca, assicurando che il mutuo verrà comunque estinto anche in caso di prematura scomparsa dell’intestatario.

I requisiti di un ottimo candidato

Il Garante, al pari di un intestatario unico, deve rispettare determinate caratteristiche pur di essere considerato un soggetto affidabile. Per questo motivo, la banca verificherà durante la fase di istruttoria la capacità di accesso al credito sia del debitore che del suo fideiussore.

La capacità di credito corrisponde alla valutazione economica, finanziaria e patrimoniale del cliente. In seguito all’indagine, la banca sarà in grado di stimare le potenzialità di rimborso del debitore e stabilire se procedere con l’erogazione del mutuo.

L'istituto di credito terrà inoltre conto sia dell’affidabilità del richiedente, il quale non dovrà risultare insolvente o cattivo pagatore, sia della sostenibilità della rata da parte dello stesso, la quale non deve per regola superare il 30% del reddito disponibile del richiedente, ovvero il reddito netto da cui sono detratti gli importi dei finanziamenti attivi già in corso.

Infine, contribuiscono ad un esito positivo un’età mutuabile, dato che l’età massima finanziabile è di 75 anni al termine del contratto stipulato, ed un contratto di lavoro duraturo oppure un reddito fisso costante, come ad esempio la pensione.



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