Da variabile a fisso. Cosa prevede la Legge di Bilancio 2023.

PUBBLICATO IL 9 febbraio 2023

Dal 01 gennaio 2023 è entrata in vigore la Legge di Bilancio 2023, la quale prevede una serie di misure in favore di lavoratori, imprese e famiglie.

Tra le varie indicazioni, è stata recuperata una normativa già utilizzata nel 2012 che prevede l’obbligo da parte della banca di rinegoziare il mutuo da variabile a fisso qualora si verifichino determinate condizioni.

Vediamo insieme quali sono i requisiti richiesti.

Rinegoziare il mutuo

Visto l’aumento dei tassi di interesse che ha contraddistinto la seconda parte del 2022 e gli ulteriori incrementi previsti per i prossimi mesi, nella nuova Legge di Bilancio si offre a molti mutuatari la possibilità di correre ai ripari rinegoziando il proprio mutuo ipotecario a tasso variabile in uno a tasso fisso.

A differenza della classica rinegoziazione, in questo caso la banca non può sottrarsi alla rinegoziazione del mutuo qualora si verifichino i seguenti requisiti:

  • Il mutuo o l’accollo devono essere stati stipulati prima del 01.01.2023
  • L’importo iniziale richiesto non può essere superiore ai 200.000€
  • L’Isee del mutuatario deve essere inferiore ai 35.000€
  • Non devono comparire ritardi nei pagamenti durante il periodo di ammortamento
  • La richiesta deve avvenire entro il 31 dicembre 2023

Nonostante l’aumento dei tassi abbia portato quasi ad una coincidenza tra variabile e fisso, i cui valori oscillano tra il 2,71% e il 4,18% (1), ad oggi il tasso variabile permette ancora di avere una rata mensile inferiore rispetto a quella ottenuta dalla rinegoziazione a tasso fisso, ma ad un rischio decisamente maggiore se si considera la prospettiva di ulteriori aumenti da parte della Banca Centrale Europea.

Mutui Under 36

Oltre alla possibilità di rinegoziare il mutuo in essere, con la Legge di Bilancio 2023 è stato prorogato ulteriormente il Bonus acquisto prima casa Under 36 per finanziamenti fino a 250 mila euro.
Così come per il 2022, per i soggetti aventi diritto è confermata l’esenzione al pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale e una riduzione del 50% sulle spese notarili.

Ricordiamo che il bonus si rivolge ai soggetti con meno di 36 anni e ISEE inferiore ai 40 mila euro annui. Inoltre, l’immobile acquistato deve essere registrato come prima casa e non può rientrare nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Estesa, per adesso fino al 31 marzo 2023, salvo ulteriori proroghe, anche la garanzia del fondo CONSAP fino all’80% dell’importo finanziato, le cui categorie prioritarie sono:

  • Giovani under 36 anni e con reddito ISEE non superiore ai 40.000 euro
  • Famiglie monogenitoriali con figli minori
  • Conduttori di case popolari

(1) 30.01.2023 - simulazione per acquisto prima casa, impiegato 35 anni, residente a Torino, reddito 2.000 euro mensili, importo mutuo 120.000 euro, valore immobile 150.000 euro, durata mutuo 30 anni.

Qualora la garanzia all’80% non dovesse esser prorogata oltre il 31 marzo, si tornerà alla garanzia del 50%, certamente sino a fine 2023.

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